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Voci Libere, mantenendo il suo stile impegnato si occuperà sopratutto delle tematiche di rilievo macro-economico e culturali. Da subito comunque la scelta rimane quella di dare il più ampio spazio al mondo del volontariato in cui Voci Libere trae il suo umus primario.
In un tempo in cui informazione e mondo del volontariato vengono sempre più messi sotto assedio dal mondo della politica alla ricerca di nuove vittime da sacrificare all'altare della demagogia occorre un impegno maggiore che renda più efficace la comunicazione e soprattutto utilizzando mezzi alla portata di tutti. Questa quindi da oggi è la scelta di Voci Libere. Nasce come periodico cartaceo nel formato tabloid e successivamente nel formato rotocalco. Oggi i tempi ci hanno imposto questa scelta e siamo lieti di abbracciarla in quanto ci consente una maggiore strutturazione anche sul territorio con informazioni e comunicazioni sempre più vicine alle persone.
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Sanofi e GSK hanno avviato oggi la sperimentazione clinica di fase 1/2 per il loro vaccino COVID-19. Sono stati coinvolti un totale di 440 adulti sani in 11 siti di sperimentazione negli Stati Uniti. L'obiettivo annunciato dalle aziende e' quello di produrre fino a un miliardo di dosi nel 2021. In prima linea ci sarà lo stabilimento di Anagni, che sarà il primo in Europa ad avviare la produzione del vaccino. Le aziende sono impegnate nel fornire i primi risultati già all'inizio di dicembre 2020, per un contestuale avvio di sperimentazione di fase 3. Il vaccino candidato, sviluppato in collaborazione da Sanofi e GSK, è un vaccino a DNA-ricombinante in subunità basato su una tecnologia già utilizzata per la produzione del vaccino antinfluenzale quadrivalente ricombinante che consentirà di produrre un numero notevolmente maggiore di dosi. L'Italia è impegnata in prima linea nella produzione di questo nuovo vaccino contro il Covid-19 con il suo stabilimento di Anagni. Proprio l'hub italiano - insieme a Francia e Germania - sarà uno dei quattro impegnati nella produzione e realizzazione delle dosi del vaccino. Lo stabilimento laziale è uno dei quattro siti Sanofi in Italia ed è stato fondato nel 1973: esteso su una superficie di 450mila mq, rappresenta il più grande impianto per liofilizzati sterili al mondo del Gruppo Sanofi ed è un centro di eccellenza a livello europeo per la produzione di prodotti farmaceutici sterili iniettabili. Lo stabilimento di Anagni risulterà il primo in Europa a mettere in campo il vaccino. "La partenza ufficiale della sperimentazione clinica segna un altro punto importante legato alla battaglia globale contro la pandemia di Covid19. Un progresso che passa necessariamente dal gioco di squadra e dall'innesto di competenze trasversali messe a fattor comune. D'altronde le nuove sfide legate alla prevenzione nella salute passano dalle alleanze tra tutti gli attori della filiera", afferma Mario Merlo, General Manager di Sanofi Pasteur.
Intanto la Commissione europea accelera sul vaccino anti-Covid, con le prime disponibilità per i paesi membri attese per novembre, e sull'accesso universale al farmaco. A quanto apprende Ansa da funzionari della Commissione, è attesa per novembre, la prima disponibilità del vaccino noto come Oxford, su cui la Commissione ha firmato un contratto che consente ai paesi membri di comprare 300 milioni di dosi con l'opzione di altre 100.
Inoltre, dopo la garanzia da 400 milioni di euro a sostegno della ricerca al partenariato Covax, la prossima settimana l'Esecutivo Ue e l'Oms dovrebbero lanciare una nuova mobilitazione di risorse a favore dell'acceleratore Act dell'Oms, nato per l'accesso equo al vaccino.
Proseguono intanto le trattative con le case farmaceutiche, con i colloqui per il vaccino Pfizer-BioNtech molto avanzati e nelle fasi finali. Un accordo con la multinazionale americana e la biotech tedesca permetterebbe di allestire un bouquet diversificato di sei candidati vaccini delle società più avanti nella sperimentazione del vaccino (AstraZeneca, Johnson & Johnson, Sanofi, CureVac, Moderna e Pfizer) per l'acquisto da parte dei paesi membri Ue, ma anche per la donazione a paesi a reddito medio-basso o il reindirizzamento ad altri paesi europei.
CASTELLI DI CENERE
S’INNALZANO SU QUESTA MIA TERRA
FRUTTA DELLA MENZOGNA
ARTEFATTO DAGLI IMBONITORI DI QUESTO SECOLO
MAGISTRALI STREGONI DEL NULLA
TRAVESTITI DA FINTI EROI
CARBONARI DEL FALSO
CHE SPANDE SU QUESTA TERRA
SOLO TERRORE E PANICO
AL SOLDO DI ASTUTI SATRAPI
DEMAGOGHI DEL TUTTO O DEL NIENTE
ALLA CONTINUA RTICERCA
DEL POTERE E DEL GUADAGNO
FATALI CONNUBI DI INTERESSI
PIU’ O MENO NASCOSTI
CHE USANO LE POVERE MENTI IGNARE
STUPIDE E RAGGIRATE
PER AIZZARE IL LINCIAGGIO
GRETTO E VUOTO DI CHI SA’
CHE AL FINE VI E’ IL VUOTO
DI CHI VUOLE QUEL VUOTO PER GOVERNARE
SUL CAOS E INGROSSARE LE PROPRIE PANCE
MA PER QUESTI CHE
HANNO PERSO IL POTERE
ED OGGI AIZZANO LE MASSE
NON VI E’ APPELLO NE’ SALVEZZA
PERCHE’ IL GIUDIZIO PIU’ GRANDE
QUELLO DEL POPOLO
PUNIRA’ GLI IMBONITORI E I DEMAGOGHI.
DELLA VALLE JUNIOR
L’esito positivo scaturito dal vertice europeo di Bruxelles ha rinsaldato l’unione nella maggioranza di governo. Sia dal Pd, che dai 5stelle, e Italia Viva, affiora soddisfazione. “Il Piano Europeo per la Ripresa Next Generation Eu è finalmente una realtà. Dopo mesi di lavoro e dopo l’ultima maratona negoziale è stato raggiunto un accordo storico: in aggiunta al bilancio comunitario 2021-2027, l’Unione Europea finanzierà con l’emissione di debito comune una cifra pari a 750 miliardi di euro, di cui più di 200 saranno destinati all’Italia – afferma la segreteria del Partito Democratico – il Parlamento Europeo è pronto a fare la propria parte, per garantire un utilizzo rapido ed efficace di queste nuove risorse e per legiferare migliorando ulteriormente la proposta di bilancio ordinario, per non lasciare nessuno indietro e per sostenere lavoratori, imprese e famiglie, a partire dai giovani”.
In effetti dal Consiglio Europeo è emerso per la prima volta un fatto politico storico, l’emissione di debito comune, finalizzato a finanziare i costi della ripartenza in ottica solidale e collegiale. Non si è certamente arrivati ad una completa condivisione dei rischi – come ai tempi della nascita dell’Euro domandavano i principali capi di Stato dell’Ue – ma la riunione del 17-21 luglio ha segnato la prima tappa di un percorso finalmente definito e di amplia prospettiva.
“Ci sarà ancora molto da discutere e per cui combattere, come si è capito seguendo queste giornate, ma – sottolinea il Pd – ora davvero ci sono le condizioni perché possa nascere una nuova Unione Europea. È arrivato il momento di riaprire il cantiere dell’integrazione comunitaria e riformare le istituzioni, noi siamo pronti. Grazie al Presidente Conte, al Ministro Amendola e a tutto il governo per questo eccezionale e inedito risultato per il nostro Paese e per l’Europa”, conclude la nota del Pd. “Ci siamo riusciti. Per la prima volta siamo andati in Europa a “battere i pugni sul tavolo”, per davvero. E da quel tavolo non ci siamo alzati finché non abbiamo portato a casa il risultato.
Un risultato storico, quel Recovery Fund che dopo 4 lunghi giorni e notti di negoziato è adesso realtà. Quasi un terzo dei 750 miliardi di euro previsti arriveranno al nostro Paese. 81 miliardi a fondo perduto e 127 di prestiti – affermano i 5stelle – oggi vince l’Italia che non arretra, l’Italia che lotta fino all’ultimo per il futuro dei suoi cittadini e di quell’Europa che vuole essere vera comunità. Perché in questa crisi nessuno si salva da solo, lo abbiamo sempre detto”.
“Questa crisi la si supera solo se tutti i Paesi europei camminano insieme. Abbiamo fatto un lavoro importante, ed è solo l’inizio. Ora metteremo il massimo impegno nel trasformare queste risorse in progetti e programmi concreti, controllando che ogni centesimo vada nella direzione giusta.
Un grazie particolare al presidente Giuseppe Conte, che ancora una volta ha saputo rappresentare al meglio l’Italia e gli italiani. Avanti così, con coraggio e determinazione”, conclude il comunicato del partito di maggioranza.
“E’ un giorno storico per l’Europa. Il consiglio europeo ha preso decisioni che solo pochi mesi fa apparivano impossibili. Adesso però tocca all’Italia predisporre un piano nazionale di recupero e resilienza e affrontare finalmente i tanti punti critici che affliggono il nostro Paese”, ha invece commentato Italia Viva. Il successo del premier in politica comunitaria rafforzerà la compattezza e l’azione di governo. Il disegno politico di una Europa più solidale e vicina alle esigenze dei suoi cittadini ha trovato in Giuseppe Conte un lucido interprete. l’Italia ha acquisito, grazie alla abilità diplomatica del proprio presidente del Consiglio, maggiore capacità di moral suasion. Al nostro ‘avvocato del Popolo’ vanno riconosciute spiccate doti da statista.
Il segretario nazionale, Nicola Zingaretti, è intervenuto alla direzione nazionale del Pd all’indomani delle dimissioni di Giuseppe Conte.
“Il governo è terminato tra insulti e urla e un tardivo racconto di Conte delle responsabilità istituzionali del principale protagonista del suo esecutivo. È stato uno dei peggiori della storia della Repubblica, dopo 14 mesi è fallito. Per il Paese l’eredità di questo governo è drammatica”- così Zingaretti, che ha aggiunto: il problema non è l’esercizio provvisorio, ma la manovra mostruosa che abbiamo davanti e che ammonta ad almeno 23 miliardi. Togliamoci dalla testa che trovare 23 miliardi sia facile, per questo la manovra è il primo punto del confronto“.
Nella sua relazione il segretario ha espresso le condizioni per verificare la possibilità di formare una nuova maggioranza: “Tocca a noi muoverci e provare a indicare una strada. Di fronte alla situazione drammatica del paese abbiamo il dovere come forza democratica di dare disponibilità e verificare se esiste la possibilità di dare vita a una maggioranza parlamentare nuova, forte, di discontinuità e di larga base parlamentare che convinca le persone delle nostre ragioni. La nostra proposta deve essere chiara, lineare trasparente per evitare a tutti coloro che tenteranno questo esperimento l’accusa di trasformismo. Nessuna confusa ammucchiata”.
No a un governo di transizione: “Non credo in un governo di transizione che porti al voto. Sarebbe rischioso per i Democratici e anche per il Paese. Ora tocca a noi muoverci e indicare una strada. Dentro il percorso di consultazione dobbiamo dare la disponibilità se c’è la possibilità di una nuova maggioranza parlamentare in grado di dare risposte serie ai problemi del Paese”.
Da Zingaretti un appello all’unità: “In un passaggio così delicato è di fondamentale importanza l’unità del PD. Io ce la sto mettendo tutta. Sento su di me tutto il peso della complessità della sfida e guiderò questo percorso nel totale disinteresse personale. Non alimenterà sospetti ma non accetterò che si alimentino sospetti sul mio operato, altrimenti è la fine.”
Appartenenza leale all’Unione europea; pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa, a partire dalla centralità del parlamento; sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale; cambio nella gestione di flussi migratori,con pieno protagonismo dell’Europa; svolta delle ricette economiche e sociale, in chiave redistributiva, che apra una stagione di investimenti”: sono i cinque punti indicati da Nicola Zingaretti nella relazione alla Direzione del Pd per trattare sulla nascita di un nuovo governo.
Proseguiamo con l'intervista di Luigi Di Maio al Corriere della Sera:
Intervista di Luigi di Maio al Corriere della Sera.
Dopo le consultazioni al Quirinale, Luigi Di Maio pare più sollevato.
Il quadro politico si deve dipanare nel giro di cento ore, ma il dialogo con i dem è avviato (i parlamentari hanno incaricato i capigruppo) e il MoVimento ha fissato un decalogo che vuole essere la via maestra.
In caso contrario i Cinque Stelle sono pronti per tornare a votare.
Di Maio, il presidente Mattarella ha lasciato tempo fino a martedì per trovare un’intesa di governo. È soddisfatto dalla decisione del Colle?
«Non mi permetterei e non rientra nella mie prerogative giudicare decisioni che assume il capo di Stato. Colgo invece l’occasione per ringraziare il presidente Mattarella, per l’attenzione che sta rivolgendo al Paese in questo momento di difficoltà».
Si riuscirà a definire il quadro di un eventuale patto di governo entro martedì?
«L’obiettivo è dare solidità alla legislatura. Serve soprattutto ai cittadini, alle loro buste paga, serve a evitare che aumentino le tasse. E opportuno che si segua la strada tracciata dal presidente della Repubblica per dare certezze al Paese».
Lei ha detto di aver avviato tutte le interlocuzioni possibili per uscire dallo stallo. Allude al Pd o alla Lega?
«Il MoVimento 5 Stelle parla di temi, come il taglio dei parlamentari, che è il nostro primo punto e una riforma storica. Manca un solo voto. Si deve fare».
L’assemblea intanto ha dato mandato a trattare con il Pd.
«Il confronto è aperto con chi vuole affrontare i nostri temi. Ieri è stata una giornata molto confusa sul taglio dei parlamentari. L’assemblea ha dato mandato per fare chiarezza».
Ma voi sareste disposti a fare il taglio passando da una riforma del bicameralismo come chiede il Pd?
«Il taglio si fa subito, non si rinvia, non ha senso. In politica per anni abbiamo sentito dire lo faremo, lo faremo. È ora di fare adesso, non domani. Se c’è volontà si fa adesso, è già calendarizzato».
Intanto si parla di tre punti esposti dal Pd al capo dello Stato: abolizione dei decreti sicurezza, accordo preventivo sulla manovra e revisione del taglio dei parlamentari.
«Non commento indiscrezioni, ho visto che sono state smentite».
Lei ha sentito Zingaretti nelle ultime 24 ore?
«Come Ministro dello Sviluppo economico l’ho sentito moltissime volte».
Dopo le consultazioni ha parlato con Grillo e Casaleggio?
«Li ho sentiti, ma come sento Alessandro, Paola, Roberto e gli altri. Siamo molto uniti e compatti, soprattutto ora ed è importante».
Andrà avanti la legislatura?
«Dipende dagli altri. Sappiate che l’alternativa è correre il rischio che aumenti IVA per milioni di famiglie e che migliaia di lavoratori si ritrovino senza un’occupazione. Noi non scappiamo dalle nostre responsabilità e il MoVimento 5 Stelle c’è, con delle proposte serie, concrete. Ma ripeto: si parte dal taglio dei parlamentari e da un altro principio…».
Quale?
«Che ci vuole rispetto per il presidente del Consiglio Conte. Rispetto. Per quello che ha fatto. E’ riuscito a dare un nuovo volto al Paese rimettendolo al centro della comunità internazionale».
Intende promuovere un Conte bis o proporre il suo nome come commissario Ue a eventuali alleati?
«Non stiamo parlando di poltrone ma di punti su cui mi aspetto una risposta».
Salvini dice che l’accordo tra voi e il Pd è fatto, ma al tempo stesso vi ha lanciato segnali di apertura.
«Abbiamo bisogno di dare certezze agli italiani, non di dirgli un giorno una cosa e un giorno l’altra».
Su quali basi crede si possa trovare un’intesa con i dem?
«Le ripeto, i nostri capigruppo si vedranno per parlare, anzitutto, del primo dei punti: il taglio dei parlamentari. Da lì si capisce se c’è davvero la volontà di cambiare le cose».
Quindi con la Lega è finita?
«Salvini l’8 agosto ha detto di voler tornare al voto perché non voleva più governare con il MoVimento 5 Stelle».
Il contratto di governo è archiviato in questa fase?
«Tutto ciò che è nel contratto da parte MoVimento 5 Stelle ha un valore assoluto, perché risponde alle richieste dei cittadini. Ovviamente c’è una crisi in corso e in questo occorre operare per salvaguardare il Paese e gli italiani».
I vostri militanti sono divisi…
«Non iniziate con le solite strumentalizzazioni. Noi siamo diversi dai partiti e dal sistema e internamente abbiamo diverse anime che giustamente si interrogano su tante cose, ma hanno fiducia nel MoVimento 5 Stelle. Noi continuiamo a essere gli stessi, per noi contano le proposte, i temi».
A prescindere dall’esito delle consultazioni, si parla di un veto su di lei. Ha intenzione di fare il ministro di un nuovo governo?
«Non me ne importa nulla della poltrona. Non penso a questo, penso come ogni eletto e attivista MoVimento 5 Stelle a tagliare 345 parlamentari, a mettere in campo una serie di misure per l’ambiente, a evitare l’aumento dell’Iva, a tagliare il cuneo fiscale alle imprese, ad alzare gli stipendi degli italiani e ad aiutare famiglie e chi soffre di disabilità».
Nel frattempo è scattato il toto-premier. Si parla di una donna a Palazzo Chigi…
«Non partecipo ai totonomi, mi interessano la vita reale e i problemi delle persone».
E terminiamo con la nota tratta dalla rassegna stampa dell'ANSA:
Avanti tutta sul nome di Giuseppe Conte per la guida del nuovo esecutivo giallo-rosso. Il Movimento Cinque stelle imprime un'accelerazione rischiosissima alla trattativa iniziata solo poche ore fa con l'incontro tra i capigruppo a Montecitorio. E lo fa attraverso il primo faccia a faccia tra i leader, Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti. Con il segretario Dem che non intende rompere ma gli replica seccamente che serve "un governo di Svolta, non per una questione personale, ma per rimarcare una necessaria discontinuità" con l'esecutivo giallo-verde. Che non sia rottura però lo si capisce dalla nota della segreteria di Zingaretti che conferma come Di Maio abbia posto una condizione sul nome di Giuseppe Conte ma definisce il colloquio "cordiale" rimandando ad un altro incontro "nelle prossime ore". Secondo alcune fonti il leader M5s avrebbe chiesto una risposta veloce sul nome di Conte, al massimo 24 ore.
Secondo altre ci sarebbero spazi di mediazione ancora da approfondire. Serata ad altissima tensione, quindi. Che vedrà impegnati i Dem in una complessa discussione che alla velocità della luce è passata dal programma ai nomi. Naturalmente motore di questa accelerazione è stato Beppe Grillo che oggi si è manifestato ruvidamente proprio all'avvio di questa complicata trattativa. "Giuseppe Conte non si lancia in strambe affermazioni, mostra e dimostra un profondo senso di rispetto per le istituzioni, insieme ad una chiara pacatezza ricca di emozioni normali, senza disturbi della personalità. La politica è mediazione o mediocrizzazione?", ha scritto Grillo sul suo blog. Un endorsement pesante che non poteva essere ignorato dal Movimento. Ma la trattativa è appena avviata e forse il nodo Conte potrebbe essere superato nelle prossime ore in un altro passaggio di questa stranissima crisi.
Incontro Pd-5s era partito bene - A dispetto delle previsioni pessimistiche dei detrattori e degli ostacoli che si frappongono al dialogo tra M5s e Pd, sembra partire senza intoppi la trattativa tra le due forze politiche per arrivare ad un'intesa che porti alla formazione di un nuovo governo. Al tavolo di confronto tra le delegazioni dei due partiti, guidate dai capigruppo parlamentari dei due schieramenti e, per il Pd, anche dal vicesegretario Andrea Orlando, è stata testata una prima volontà di intesa: sulle condizioni poste dai due interlocutori "non ci sono problemi insormontabili" tranquillizzano i due schieramenti. Il Pd ha posto la sua prima condizione: "Abbiamo chiesto al M5S che questa interlocuzione sia l'unica come condizione per affrontare gli ulteriori punti" mette in chiaro Orlando ricevendo le prime indirette rassicurazioni che fino a ieri non erano state esplicitate in modo diretto dal Movimento. "Non abbiamo tavoli con altre forze politiche. Questo è il tavolo principale" chiarisce il capogruppo M5s alla Camera, Francesco D'Uva e il senatore Andrea Marcucci, anche lui al tavolo come capogruppo dem, commenta soddisfatto: "E' molto positivo che il M5s tenga aperto un solo forno". Ora però i dem chiedono che la decisione venga formalizzata "in modo chiaro al capo dello Stato". Da parte dei 5 Stelle le condizioni erano già state messe sul piatto: si discute a partire dal nodo del taglio dei parlamentari. "Abbiamo chiesto garanzie su questo" mettono in chiaro i pentastellati. E "noi siamo disponibili a un calendario rapido" su questa legge ha rassicurato il capogruppo dem alla, Graziano Delrio, subito dopo la riunione dei vertici che si è tenuta al Nazareno dove la delegazione Pd ha riferito a Nicola Zingaretti e al presidente Paolo Gentiloni l'esito del tavolo. Per il momento fonti 5 Stelle escludono contatti tra i leader dei due partiti nel week end ma il Pd ha già convocato i suoi domenica pomeriggio per lavorare ai tavoli tematici per scrivere "il programma del Governo di svolta".
Il dialogo insomma è avviato nonostante diversi paletti arrivati a disturbare l'inizio del dialogo. La giornata si è infatti aperta con dure parole di Matteo Renzi contro l'ex Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, accusato di aver provato a far saltare l'intesa tra i due partiti facendo filtrare alla stampa la questione delle tre condizioni poste dal Nazareno al Movimento per una trattativa. Soffiando sul fuoco alzato dai 5 Stelle che contrastano l'accordo con i dem. Polemica smorzata da Zingaretti che ha subito smentito le ipotetiche mosse di Gentiloni. Ma anche nella squadra dei 5 Stelle i veleni continuano: torna in campo Alessandro Di Battista chiedendo di alzare il tiro della trattativa: non solo il taglio dei parlamentari ma anche il taglio delle concessioni autostradali ai Benetton. Parole apprezzate dal sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano: "Di Battista dice di alzare la posta? L'ho detto anche io. È chiaro che in questa fase siamo noi che dettiamo l'agenda necessariamente: i numeri in parlamento parlano chiaro". Anche Luigi Di Maio sembra essere d'accordo: "Con Alessandro ci sentiamo sempre. È chiaro che il concetto espresso da lui non solo è legittimo ma sano in una democrazia".
"L'azione del governo si arresta qui". E' quasi a metà del suo intervento nell'aula di palazzo Madama che ieri il premier Giuseppe Conte ha messo la parola fine ai 14 mesi di governo gialloverde aprendo ufficialmente la crisi, con le dimissioni rassegnate alpresidente Mattarella che ha avviato le consultazioni a partire dalle 16. Un intervento in cui il presidente del Consiglio difende quanto fatto - "abbiamo lavorato fino all'ultimo giorno" -, ricorda ancora il lavoro da fare, ma soprattutto ne approfitta per lanciare un duro affondo contro Matteo Salvini. Il premier è una furia e non usa giri di parole nel bollare Salvini come "irresponsabile" per aver aperto una crisi solo per "interessi personali e di partito". Un crescendo di accuse che arriva dopo mesi passati a dosare e mediare ogni parola.
Conte ora è senza filtri. Ripercorre i mesi del governo elencando tutti i problemi creati dal leader della Lega, ultimo appunto la decisione di aprire una crisi con il rischio, ricorda Conte, che senza un nuovo esecutivo il Paese andrà in esercizio provvisorio e ci sarà l'aumento dell'Iva: "I comportamenti del ministro dell'Interno rivelano scarsa sensibilità istituzionale e una grave carenza di cultura costituzionale". Il capo del governo che in diverse occasioni si rivolge a Salvini chiamandolo Matteo (Conte è seduto in mezzo ai due vicepremier) lo accusa di aver oscurato quanto fatto dall'esecutivo: "hai macchiato 14 mesi di attività mettendo in dubbio anche quanto fatto dai tuoi ministri". Ma ad un certo punto, il capo del governo arriva a definirsi "preoccupato" da chi "invoca piazze e pieni poteri". L'affondo non si ferma solo alla decisione di mettere fine all'esperienza gialloverde ma tocca anche dossier delicati come il Russiagate.
Conte gli imputa di non essere andato in Aula e di aver creato problemi allo stesso presidente del Consiglio. Il capo del governo non tiene fuori nulla dal suo intervento nemmeno il ricorso che Salvini all'uso di simboli religiosi. Si tratta per Conte di "uso incosciente di simboli religiosi".
Salvini bacia il rosario in aula mentre Conte parla
L'INTERVENTO DI SALVINI - "Grazie e finalmente: rifarei tutto quello che ho fatto", ha detto il vicepremier, Matteo Salvini, intervenendo nell'Aula del Senato. "Non ho paura del giudizio degli italiani". Sono qua "con la grande forza di essere un uomo libero, quindi vuol dire che non ho paura del giudizio degli italiani, in questa aula ci sono donne e uomini liberi e donne e uomini un po' meno liberi. Chi ha paura del giudizio del popolo italiano non è una donna o un uomo libero". "Se qualcuno da settimane, se non da mesi, pensava a un cambio di alleanza, molliamo quei rompipalle della Lega e ingoiamo il Pd, non aveva che da dirlo. Noi non abbiamo paura", ha detto ancora Salvini.
"La libertà non consiste nell'avere il padrone giusto ma nel non avere nessun padrone", ha detto Matteo Salvini citando Cicerone. "Non voglio una Italia schiava di nessuno, non voglio catene, non la catena lunga. Siamo il Paese più bello e potenzialmente più ricco del mondo e sono stufo che ogni decisione debba dipendere dalla firma di qualche funzionario eruopeo, siamo o non siamo liberi?". "Gli italiani non votano in base a un rosario, ma con la testa e con il cuore. La protezione del cuore immacolato di Maria per l'Italia la chiedo finchè campo, non me ne vergogno, anzi sono ultimo e umile testimone". "Voi citate Saviano, noi San Giovanni Paolo II.., lui diceva e scriveva che la fiducia non si ottiene con la sole dichiarazioni o con la forza ma con gesti e fatti concreti se volete completare le riforme noi ci siamo. Se volete governare con Renzi auguri...".
L'INTERVENTO DI RENZI - "Sarebbe facile assistere allo spettacolo sorridendo ma la situazione impone un surplus di responsabilità. Lei oggi presidente del consiglio si dimette ed il governo che lei ha definito populista ha fallito e tutta l'Ue ci dice che l'esperimento populista funziona in campagna elettorale ma meno bene quando si tratta di governare". "No si è mai votato in autunno, c'è da evitare l'aumento dell'Iva e serve un governo non perchè noi ci vogliamo tornare ma perchè l'aumento dell'Iva porta crisi dei consumi non è un colpo di Stato cambiare il governo ma un colpo di sole aprire la crisi ora ora, questo è il Parlamento non il Papeete". Le parole di Conte sono "da apprezzare" ma c'è il "rischio di una autoassoluzione", ha detto in una nota il Segretario del Pd Nicola Zingaretti. Per questo "qualsiasi nuova fase politica non può non partire dal riconoscimento di questi limiti strutturali di quanto avvenuto in questi mesi".
Oggi il capo politico del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha incontrato Beppe Grillo, Davide Casaleggio, Roberto Fico, Alessandro Di Battista, Paola Taverna e i capigruppo M5S di Camera e Senato Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli. Durante l’incontro, servito a fare il punto dell’attuale situazione politica, tutti i presenti si sono ritrovati compatti nel definire il segretario della Lega Matteo Salvini un interlocutore non più credibile. Prima la sua mossa di staccare la spina al Governo del cambiamento l’8 agosto tra un mojito e un tuffo, poi questa vergognosa retromarcia in cui tenta di dettare condizioni senza alcuna credibilità, fanno di lui un interlocutore inaffidabile. È chiaro che dispiace per il gruppo parlamentare della Lega con cui è stato fatto un buon lavoro in questi 14 mesi. È evidente, ormai, che Salvini sia disperato. Dopo aver aperto una crisi di governo in pieno agosto, portando il Paese sul baratro, ha anche il coraggio di parlare e arriva pure ad inventarsi la fake news su Renzi, perché non sa più dove sbattere la testa. Anche in casa Lega dovrebbero prendere atto che l’unico responsabile di questa assurda situazione sia quell’irresponsabile di Salvini. E adesso che ha fatto la frittata, tradendo gli italiani, non venga a piangere da noi. A questa punto una cosa è certa: il Movimento 5 Stelle il 20 Agosto sarà in Aula aula al Senato al fianco di Giuseppe Conte.
"La presenza di Atlantia e Autostrade alla commemorazione di Genova era l'equivalente di Casapound oppure i nazisti dell'Illinois al memoriale di Sant'Anna di Stazzema". Lo scrive Beppe Grillo in un post sul suo blog sulla commemorazione delle vittime del crollo del ponte Morandi dove rivolge la sua "solidarietà e vicinanza più assolute al capo dello stato, che ha scelto di non dire nulla e alle famiglie delle vittime, che hanno saputo imporsi e far allontanare gli innominabili (ma solo per oggi)".
Salvini "ora è pentito, ma ormai la frittata è fatta. Ognuno è artefice del proprio destino. Buona fortuna!". Lo scrive il vicepremier Luigi Di Maio su Fb. "Il 20 agosto noi Ministri del Movimento 5 Stelle saremo al fianco di Giuseppe Conte in aula per sostenerlo contro la sfiducia della lega. Li aspettiamo al varco!" aggiunge Di Maio. Salvini "adesso ha chiesto anche di sfiduciare il governo stesso di cui fa ancora parte, visto che non si e' dimesso. Anche su questo, giorni fa aveva tuonato 'siamo pronti a dimetterci tutti, vedrete...'. Sono passati 5 giorni ma stanno ancora tutti lì attaccati alla poltrona... Deve far comodo, evidentemente, avere l'auto blu e i voli di Stato mentre si fa campagna elettorale nelle spiagge!" scrive sempre il capo politico dei 5s
Siri, mio Pc a Di Maio se andiamo a votare subito - "Sono disposto a fare un patto con Di Maio, io gli consegno i miei computer e lui in cambio permette agli italiani di andare a votare subito. Così Armando Siri su Affaritaliani dopo che il vicepremir M5s ha accusato la Lega di far cadere il governo per evitare che il Senato votasse l'autorizzazione al sequestro del computer dell'ex sottosegretario della Lega. "I miei computer sono a disposizione anche domani mattina. Non ho niente da nascondere. Non ho niente a che fare con la mafia, con i rubli, con pseudo complotti sovranisti e altre scemenze di questo tipo. Siamo al ridicolo di chi non ha argomenti seri da utilizzare e cerca del becero gossip" afferma l'ex sottosegretario accusato di corruzione. "Chi fa le indagini è giusto che abbia tutti gli strumenti per fare chiarezza su qualunque genere di sospetto, in tempi i più veloci possibili. Perché fino adesso tutta questa campagna diffamatoria, che purtroppo dura da mesi, si regge solo su congetture prive di ogni connessione con la realtà. Siamo in un Paese in cui si può inventare una storia, anche la più infamante, appiccicarla addosso all'avversario politico di turno e il gioco è fatto. Se poi non è vero nulla, tutti rimarranno impuniti. È questo un Paese civile?" si lamenta Siri che poi attacca: "quelli che calunniano e diffamano sia nella pubblica piazza sia a mezzo stampa, sono quelli che invocano il rispetto per la magistratura. Ma questo modo di agire non rispetta affatto la magistratura perché queste persone dovrebbero sapere che i processi si fanno in tribunale dinnanzi ai giudici, e non in piazza o sui giornali. Quella è solo gogna preventiva. Una volta funzionava. Tra quelli che sono stati presi di mira in passato qualcuno si è ucciso o si è ammalato. Vite distrutte di persone innocenti messe sulla graticola nel tentativo di invalidare l'avversario e con il solo gusto di provocare dolore e sofferenza". "Io sono tranquillo, ho sempre agito nel rispetto della legge, delle istituzioni e del mio ruolo. L'unica colpa che ho per i miei detrattori è essere al fianco di Matteo Salvini in una battaglia giusta per la crescita, lo sviluppo e il progresso economico, sociale e civile del Paese. Una battaglia che ha tra le sue bandiere principali l'introduzione di una Flat Tax al 15% che darebbe una spinta ai consumi, alla produzione e al lavoro, facendo tornare l'Italia tra i protagonisti industriali del mondo" si difende l'ex sottosegretario che ripete: "Non ho nulla da temere da un processo giusto qualora si decidesse di farlo, ma trovo assolutamente ingiusta e disgustosa questa campagna strumentale di delegittimazione preventiva".
"Capitan Fracassa farnetica. E dalla spiaggia chiede: Italiani, datemi pieni poteri. L'ultimo a chiederli fu Badoglio! Salvini, per favore: meno mojiti, più camomille". Lo scrive su Facebook il senatore del Pd Matteo Renzi.
"Salvini? Non ha capito che c'è anche il Presidente della Repubblica. Noi comunque lo aspettiamo nel tour 'Gigione and friends' sulle battigie d'Italia. A Castel Volturno gli daremo il secchiello d'oro come miglior bagnino d'Italia". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca commentando la crisi di governo in corso e in vista dell'annunciata tappa del beach tour di Salvini a Ferragosto nel Casertano. "Sapevamo -ha aggiunto De Luca - che il governo si sarebbe squagliato, perché è un circo equestre, al netto di Conte, una persona di cui ho stima e rispetto. E ho alcuni amici come Giorgetti e Garavaglia".
Noi siamo pronti, della poltrona non ci interessa nulla e non ci è mai interessato nulla, ma una cosa è certa: quando prendi in giro il Paese e i cittadini prima o poi ti torna contro. Prima o poi ne paghi le conseguenze. Ad ogni modo c'è una riforma a settembre, fondamentale, che riguarda il taglio definitivo di 345 parlamentari. E' una riforma epocale, tagliamo 345 poltrone e mandiamo a casa 345 vecchi politicanti. Se riapriamo le Camere per la parlamentarizzazione, a questo punto cogliamo l'opportunità di anticipare anche il voto di questa riforma, votiamola subito e poi ridiamo la parola agli italiani. Il mio è un appello a tutte le forze politiche in Parlamento: votiamo il taglio di 345 poltrone e poi voto. Lo dice Luigi Di Maio in una nota.
La crisi politica dell'Italia apre il quotidiano francese Le Monde. "Italia: Salvini fa scoppiare la coalizione al potere", titola in prima pagina il giornale parigino, aggiungendo: "Reclamando giovedì elezioni anticipate dopo aver richiesto l'uscita di tre ministri 5 Stelle Matteo Salvini ha sancito la fine della coalizione populista". Il vicepremier e "ministro dell'Interno di estrema destra ha approfittato della persistente opposizione dei 5 Stelle alla Tav Torino-Lione per orchestrare la spaccatura", prosegue il quotidiano del pomeriggio, secondo cui il leader della Lega è ora "in posizione di forza e ha recentemente avviato un tour delle spiagge che molto assomiglia ad un'ingresso in campagna elettorale". "Per l'Italia - sintetizza Le Monde - si apre un periodo di incertezza, tra una sintesi di bilancio irrisolvibile ed un'economia ferma". A corredo anche un articolo intitolato: "Un anno di discesa agli inferi per il Movimento 5 Stelle".
"Il più potente populista in Italia governa dalla spiaggia": così il New York Times titola un lungo articolo su Matteo Salvini nell'edizione in edicola oggi. A corredo una grande foto che ritrae il vicepremier - definito nella didascalia "il potente leader del partito anti immigrati della Lega" - in spiaggia a Forte dei Marmi in costume e con un gonfiabile rosa tra le mani. "Una vacanza ben in vista è un passo verso l'incarico più importante", scrive il quotidiano alludendo alle ambizioni di premierato del ministro degli interni e ricordando tutte le sue recenti apparizioni anche a Milano Marittima, Cervia e Sabaudia. "Matteo Salvini si è tolto la maglietta, ha preso il suo mojito e ha fatto festa con un trasporto degno dello Spring Break", si legge a proposito della controversa apparizione al Papeete Beach Club.
"Una crisi di governo a Parlamento chiuso e nel periodo in cui si concentrano le ferie nelle fabbriche e negli uffici, già di per sé è un fatto irrituale e inquietante", dice la leader della Fiom-Cgil, Francesca Re David, che avverte: "Adesso è decisiva la correttezza di tutto il percorso istituzionale, senza cedere ad una invocata semplificazione che metterebbe a rischio il rispetto delle istituzioni democratiche; e di certo - aggiunge - il ministro dell'Interno che ha voluto la crisi e che si candida a Premier, non può garantire la trasparenza del percorso elettorale rimanendo al Viminale".
"'Chiedo agli italiani di darmi pieni poteri', dice Salvini. In una democrazia il potere è diviso tra potere legislativo, esecutivo e giudiziario. Solo i grandi dittatori come Mussolini, Hitler, Stalin, hanno avuto 'pieni poteri'. Non mi era mai capitato di sentire questa frase pronunciata da un politico italiano. Le parole sono come pietre. Sarebbe sbagliato sottovalutare quelle di Salvini". Lo scrive su Fb Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.
"E bravo Salvini che pur di non affrontare i suoi problemi personali, pur di nascondere in cassaforte gli scheletri di Moscopoli, pur di non votare la riforma della Giustizia fa una crisi di governo in costume da bagno raccontando una marea di cazzate e attaccandosi niente poco di meno che al Tav, un’opera che anche i muri sapevano non avremmo mai appoggiato! ". Lo scrive la vicepresidente del Senato, Paola Taverna. "E bravo Salvini che vuole tenersi più poltrone possibili evitando il taglio dei parlamentari, che non sapeva dove trovare i soldi per la Flat tax e anziché ragionare sul taglio del cuneo fiscale preferisce non fare nulla! Così almeno per un paio di mesi è sicuro di non dover andare in Antimafia a riferire su presunte porcate. E bravo Salvini che ha imparato dal peggiore, Berlusconi, personaggio politico e umano così vile da asservire un Paese ai suoi interessi personali! E bravo Salvini che, piedi a mollo, butta l’Italia nel caos più totale così nemmeno delle autonomie deve render conto a nessuno!", prosegue Taverna. "Parole, parole, soltanto parole perché l'Italia abbiamo provato a cambiarla solo noi! Ma dicci, caro Salvini, quale moneta di scambio vale più del futuro dei cittadini? Cosa vale più di ridurre le tasse? Cosa vale più di una giustizia certa? Cosa vale più di alzare gli stipendi con il salario minimo? Vieni in Parlamento a spiegarcelo, ti aspettiamo e, mi raccomando, non scappare come hai fatto l'ultima volta. Per me da oggi sei e sarai sempre un #traditore del popolo italiano", conclude.
"La Lega annuncia la presentazione, al Senato, di una mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Noi ricordiamo a tutti che saltare la fila è un atto di grande inciviltà: si proceda per ordine, anticipando il voto sulla mozione di sfiducia al Ministro dell'Interno Matteo Salvini, presentata al Senato a inizio agosto e già calendarizzata per settembre". Così, in una nota, Angelo Bonelli, coordinatore dell'esecutivo nazionale dei Verdi ed esponente di Europa Verde.
"La caduta del Governo Conte è una buona notizia. Purtroppo il timore è che, stando così le cose, il prossimo Governo sarà addirittura peggiore. Togliere la fiducia a Conte è nel pieno della legittimità politica di Salvini: tempi e modi, invece, mostrano il suo disprezzo per le Istituzioni. Sta sfiduciando un Governo in cui esponenti della Lega ancora ricoprono ruoli importanti: inizino a dimettersi. Vorrei poi ricordare a Salvini che i "pieni poteri" non esistono, se non nei fumetti (uno solo li ha pretesi, nel 1933, ed è bene non prenderlo ad esempio)": così il senatore Pietro Grasso(Leu). "E' evidente che Salvini abbia piena consapevolezza del disastro dei conti pubblici, e di quanto li abbiano aggravati con le scelte di questi mesi. Per questo - dice grasso - vuole correre ad elezioni ma, come ha sottolineato Conte, i tempi del Parlamento li decidono i Presidenti di Camera e Senato, e quelli della crisi li deciderà il Quirinale. Salvini non può gestire dal Viminale la fase elettorale. È inaccettabile che chi chiede alla piazza pieni poteri e si scaglia contro Parlamento e Magistratura sovrintenda i delicati passaggi del voto. Dovrà essere un Governo elettorale a gestire le settimane che ci separano dal voto". "Per quel che riguarda il campo della sinistra - dice ancora Grasso - tutto quello che c'è ora non è sufficiente. Sono convinto che non si possa andare in ordine sparso e a mani nude contro Salvini, la Bestia e il clima che c'è nel Paese. Serve un cambio di passo, una rivoluzione programmatica e nuovi protagonisti, una visione del Paese forte su alcuni punti irrinunciabili (svolta ecologica, istruzione gratuita, rilancio del welfare e degli investimenti pubblici, revisione del Trattato di Dublino e della Legge Bossi-Fini) che possa riportare tanti elettori alle urne, ma al momento non vedo tracce di nulla di tutto questo".
[FONTE ANSA.IT]
Rotti gli indugi, la Lega deposita in Senato la mozione di sfiducia a Giuseppe Conte, chiedendo di metterla ai voti 'al più presto'. E il Presidente del Senato Elisabetta Casellati ha convocato la conferenza dei capigruppo per lunedì 12 agosto alle ore 16. La data della discussione della mozione di sfiducia al premier sarà fissata in quella circostanza. La Lega rimarca anche che Conte non era in Aula sulla Tav a ribadire il sì, e ha così creato 'il paradosso della spaccatura, come su altri temi'. Salvini, da Termoli, afferma: 'Sento toni simili tra Pd e Di Maio, sarebbe incredibile che ci fosse un governo così. Conte mi ha sempre detto: mai un altro governo'. Pronta la replica di M5s: “Caro Salvini stai vaneggiando, inventatene un’altra per giustificare quello che hai fatto, giullare”. “Questa storia di Di Maio-Renzi è una fake news di Salvini per nascondere il tradimento del contratto di governo e del Paese”, conclude la nota M5s.
Fitch conferma il rating BBB dell'Italia con outlook negativo. Lo afferma l'agenzia in una nota. L'outlook negativo dell'Italia riflette "l'alto livello del debito pubblico", una crescita debole e "la crescente incertezza" legata all'attuale dinamica politica. Se in Italia "dovessero esserci elezioni anticipate ci sono potenziali vantaggi moderati per la sostenibilità del debito nel medio termine nel caso in cui il nuovo governo sia più stabile e abbia un orizzonte più lungo" sul fronte del bilancio e porti avanti "politiche a sostegno della crescita. Al contrario ci sono rischi al ribasso se il futuro governo dovesse optare per un disimpegno dalle regole di bilancio della Ue e se si assumesse rischi sul fronte della stabilità dei mercati finanziari".
E da Facebook anche Davide Casaleggio attacca il ministro dell'Interno: "Salvini sta giocando d'azzardo con la vita degli italiani per un (presunto) tornaconto personale, ma soprattutto perché non vuole tagliare le poltrone" in Parlamento. "Le ultime elezioni fatte in autunno sono quelle nel 1919, proprio perché non avere un governo mentre si fa la legge di bilancio espone al rischio concreto di far scattare" gli aumenti Iva. "Se dobbiamo andare a elezioni andiamo il prima possibile. Prima si faccia il taglio dei parlamentari, anche ad agosto, servono due ore", scrive Casaleggio.
Salvini intanto chiama tutti i parlamentari della Lega lunedì a Roma. 'Spero che Conte arrivi in Parlamento già la prossima settimana', annuncia il leader leghista replicando al premier Conte che aveva chiesto di chiarire le ragioni della crisi davanti alle Camere.
E M5s valuta la possibilità di chiedere la convocazione straordinaria della Camera, prima che venga votata la mozione di sfiducia al governo, per approvare in via definitiva la riforma costituzionale per il taglio dei parlamentari. Il M5s potrebbe farlo a norma dell'articolo 62 della Costituzione, che stabilisce che ciascuna Camera possa essere "convocata in via straordinaria per iniziativa di un terzo dei suoi componenti". Il gruppo M5s è composto da 216 deputati: ne bastano 210. Salvini invece vuole stringere i tempi: "Chi perde tempo vuole solo salvare la poltrona". In vista delle elezioni, con la Lega si fa avanti Giorgia Meloni: "Noi le alleanze le facciamo prima del voto e non dopo - dice la leader di FdI - perché vogliamo essere chiari. Non avrebbe senso rischiare - sostiene - di fare un altro governo con un gioco di palazzo dopo il voto, piuttosto che un'alleanza che gli italiani invocano da mesi". Entra in campagna elettorale anche Zingaretti, secondo il quale la sfida "non è persa: il populismo al governo ha fallito - sostiene - e Salvini ha accelerato la crisi perché ha paura di fare la manovra". Dal centrodestra, Toti assicura che il suo movimento 'Cambiamo' parteciperà alle elezioni. "Siamo con chi difende gli interessi nazionali del Paese - dice - e vogliamo cambiare il centrodestra: nessuno pensi di tornare a coalizioni del passato. Secondo l'Osservatore Romano, "il Paese si prepara a una campagna elettorale che si prevede senza esclusioni di colpi", che evidenzia come l'ipotesi di tornare alle urne ad ottobre "confliggerebbe con le scadenze legate al bilancio".
La Borsa di Milano peggiora, lo spread tra Btp e Bund sale. Colano a picco le banche.
LA GIORNATA DI GIOVEDI'
Ore di tensione altissima nel governo con la situazione che sembra precipitare, scambi di accuse tra gli alleati della maggioranza e la Lega che evoca esplicitamente le elezioni. Nel pomeriggio c'era stato un vertice a Palazzo Chigi tra il premier, Giuseppe Conte, e il vicepremier Matteo Salvini.
Conte a Salvini: 'In Aula dovrà spiegare le ragioni della crisi'
"Andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c'è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav, e restituiamo velocemente la parola agli elettori", aveva scritto in una nota Salvini. "Inutile andare avanti a colpi di NO e di litigi, come nelle ultime settimane, gli Italiani hanno bisogno di certezze e di un governo che faccia, non di "Signor No. Non vogliamo poltrone o ministri in più, non vogliamo rimpasti o governi tecnici: dopo questo governo (che ha fatto tante cose buone) ci sono solo le elezioni".
Nel M5s cresce l'insofferenza per la il Carroccio. Luigi Di Maio: 'La Lega ha preso in giro il Paese; votare subito taglio parlamentari, poi le elezioni'. "Una cosa è certa: quando prendi in giro il Paese e i cittadini prima o poi ti torna contro. Prima o poi ne paghi le conseguenze", sottolinea Di Maio.
Per il vicepremier Luigi Di Maio "c'è una riforma a settembre, fondamentale, che riguarda il taglio definitivo di 345 parlamentari. E' una riforma epocale, tagliamo 345 poltrone e mandiamo a casa 345 vecchi politicanti. Se riapriamo le Camere per la parlamentarizzazione, a questo punto cogliamo l'opportunità di anticipare anche il voto di questa riforma, votiamola subito e poi ridiamo la parola agli italiani. Il mio è un appello a tutte le forze politiche in Parlamento: votiamo il taglio di 345 poltrone e poi voto".
"Con la mossa di Salvini, l'Italia probabilmente perderà importante Commissario europeo alla concorrenza che avrebbe sostenuto il sistema Italia e le nostre imprese in Europa. Non si è mai visto un partito che prende il 34% alle elezioni europee e si condanna in questo modo all'irrilevanza internazionale. Nemmeno Renzi riuscì in tale impresa. Salvini e la Lega stanno danzando sulla pelle degli italiani, complimenti". Così in una nota il Movimento 5 Stelle Europa definendo un "autogol" la mossa del leader leghista.
Conte giovedì mattina ha visto il Capo dello Stato. Si è trattato di un colloquio informativo per fare il punto della situazione. Non si è quindi parlato di apertura di crisi e tanto meno di dimissioni del premier.
L'auto del premier percorre via della Dataria dopo il colloquio con Mattarella
"Questo politicante di professione manda tutto all'aria per pagare cambiali a parlamentari terrorizzati dal taglio delle poltrone o agli amici del "suocero" Verdini che se la fanno sotto per la riforma della prescrizione che entrerebbe a breve in vigore - ha scritto Alessandro di Battista in un post su fb -. Il bello è che dirà in Parlamento che non si possono fare queste cose perchè quelli del 5 Stelle lo trattano male poro amore. Spettacolo da vomito di chi si è mascherato da protettore del Popolo ma che è schiavo del sistema".
Su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti si dice 'pronto alla sfida. Nelle prossime elezioni non si deciderà solo quale governo ma anche il destino della nostra democrazia,della collocazione internazionale del nostro Paese. Il Pd chiama a raccolta tutte le forze che intendono fermare idee e personaggi pericolosi. Da subito tutti al lavoro,insieme,per fare vincere l'Italia migliore".
"Noi siamo prontissimi, perchè siamo quella forza che ha aperto una grande fase di rinnovamento e che oggi è la vera alternativa a Salvini", ha spiegato Zingaretti a chi gli chiedeva se il Pd sia pronto alle elezioni. "Le prossime elezioni - spiega Zingaretti - saranno una scelta tra la Lega di Salvini o il Partito Democratico, che abbiamo rimesso in campo. E dobbiamo chiamare a raccolta tutta quella parte di Italia onesta che vuole il lavoro, la crescita e lo sviluppo, non vuole la cultura dell'odio, che vuole ridare una dignità all'Italia che è isolata nell'Europa e nel mondo, che vuole salvare l'Italia da chi ha promesso la rivoluzione e poi ha reso questo paese più debole e più fragile. Noi diciamo innanzitutto lavoro, scuola, formazione, ripresa produttiva, investimenti, un programma per l'Italia che dia una speranza a questo bellissimo paese".
LA DICHIARAZIONE DI LUIGI DI MAIO TRAMITE SOCIAL NETWORK PUBBLICATA IERI ALLE ORE 02,49
I giochini di palazzo non ci sono mai piaciuti e questo dibattito sulle poltrone inizia a stancarmi.
Siamo andati al governo non per chiederle, ma per tagliarle. E lo abbiamo messo nero su bianco nel contratto, insieme alla Lega.
C'è una riforma del MoVimento 5 Stelle che aspetta l'ultimo voto il 9 settembre. Il 9 settembre taglieremo definitivamente 345 parlamentari.
Significa che alle prossime elezioni molti vecchi politicanti dovranno iniziare a cercarsi finalmente un lavoro.
È una riforma epocale contro i privilegi dei politici e in favore del buon senso. Per anni lo Stato ha saputo solo chiedere, dal 9 settembre invece comincerà a restituire qualcosa indietro ai cittadini: risparmiamo mezzo miliardo di euro da mettere su strade, ospedali, sulla riduzione delle tasse.
Manca solo l’ultimo voto e mi auguro nessuno si tiri indietro all’ultimo minuto, sarebbe gravissimo. Anzi, sarebbe un segnale al Paese. Il segnale di chi non vuol cambiare nulla.
Le parole sono belle ma non bastano.
Servono i fatti.
[FONTE ANSA.IT]
Tensione alle stelle nella maggioranza dopo lo stop alla mozione dei cinquestelle contro la Tav. A Palazzo Chigi si è tenuto un colloquio tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini. Ora è atteso il comizio del vicepremier a Sabaudia.
Nel colloquio con il premier Conte il leader leghista, secondo quanto viene riferito, avrebbe posto le proprie condizione per andare avanti:una rivoluzione nel governo, con nomi nuovi e un "contratto" rivisto e corretto in salsa leghista, o è meglio finirla qui, subito. E non arrischiarsi neanche ad avviare un'impresa impervia come quella di scrivere, da separati in casa, la prossima manovra.
Fonti leghiste descrivono "lungo, pacato e cordiale" il colloquio ma altri lo raccontano come assai teso. Mentre Luigi Di Maio vede i suoi da fuori, giungono le voci più disparate, come quella - alimentata da qualche parlamentare leghista - che ipotizza le urne il 6 o il 13 ottobre. Ma in casa M5s, dove le ansie crescono con il passare delle ore, è a un rimpasto che ci si prepara.
E' questa la voce che gira per tutto il giorno nei palazzi del potere: che il leader della Lega punti alla sostituzione del ministro alle Infrastrutture, bocciato in Aula dal sì alla Tav, Danilo Toninelli. Si sussurra che possa chiedere lo scalpo anche di Giulia Grillo, Elisabetta Trenta e Sergio Costa. Ma è a qualcosa di più che sembra puntare il ministro dell'Interno: un cambio radicale nel governo.
Secondo alcune fonti, chiederebbe anche di sostituire il ministro Giovanni Tria, che si è mostrato troppo sensibile alle ragioni delle regole di bilancio Ue. "Magari", commenta una fonte M5s: se un leghista andasse al ministero dell'Economia dovrebbe 'accollarsi' una manovra comunque difficilissima.
La giornata è stata segnata dalla bocciatura della mozione dei Cinquestelle No Tav, passano tutte le altre mozioni a favore dell'opera: il Senato ha approvato quella del Pd con 180 sì, 109 contrari e un astenuto. La mozione Bonino ha ottenuto 181 sì, 107 no e un astenuto. Quella di FdI è passata con 181 sì, 109 no e un astenuto. Infine quella di FI ha preso un voto in più ottenendo 182 voti favorevoli, 109 no e 2 astenuti. Il ministro Toninelli all'ANSA: 'Ho votato No, avanti sereno'.
La mozione del M5s contraria alla Tav è stata bocciata dal Senato con 181 no, mentre i voti favorevoli sono stati 110.
Governo diviso su Tav in Senato, la maggioranza si spacca
Al Senato era presente il vicepremier Matteo Salvini che ha cancellato l'iniziativa politica a Sabaudia (Latina) prevista in mattinata, prima tappa del suo tour agostano nel centrosud e il comizo ad Anzio (Roma) nel pomeriggio, sarebbe confermato invece l'evento a Sabaudia in serata. Anche il vicepremier Luigi Di Maio era presente in Aula. Si è seduto accanto ai ministri 5s Riccardo Fraccaro e Danilo Toninelli. Al momento dell'ingresso in Aula di Di Maio, l'altro vicepremier, era fuori. Al rientro, fra i due vicepremier non c'è stato alcun cenno di saluto.
E Beppe Grillo replica, via Facebook, al leader No Tav: "La pacatezza ostentata non cambia il senso alle parole che ha usato: tradimento. Il MoVimento vi ha tradito, ha tradito la Val di Susa, i No Tav e sopratutto Alberto Perino. Tradire significa qualcosa come passare dalla parte dell'avversario. La sua è una pacatezza ipocrita che fa l'occhiolino a chi si è dimenticato cosa significhi quella parola. Non avere la forza numerica per bloccare l'inutile piramide non significa essersi schierati dalla parte di chi la sostiene". E' stata convocata, già prima dell'inizio della seduta del Senato sulle mozioni Tav, un'assemblea dei senatori M5S questo pomeriggio. La riunione precede l'assemblea congiunta che si terrà alle 21, con il capo politico Luigi Di Maio. "Oggi in assemblea congiunta non si discuterà della tenuta del governo ma verranno affrontati altri punti in vista della riorganizzazione avviata". Lo sottolineano fonti parlamentari M5S in vista della riunione.
Il governo è diviso in Aula: nel momento in cui la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, dà la parola al governo per esprimere i pareri sulle mozioni sull'Alta velocità Torino-Lione, prima di passare alle dichiarazioni di voto, per primo interviene Massimo Garavaglia, leghista e viceministro al Mef, che dà parere favorevole alle mozioni che dicono sì alla Tav, mentre il sottosegretario Vincenzo Santangelo (M5S) si rimette all'Aula. "La mia - precisa Garavaglia - è una replica in cui ho dato il parere del governo dalla parte nostra".
Tav: governo diviso, esprime pareri opposti in Aula
[FONTE: www.ansa.it]
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L’Ufficio centrale elettorale, istituito presso la sezione n.1, ha concluso le operazioni di verifica ed ha proclamato oggi i 24 consiglieri comunali del Comune di Mazara del Vallo a seguito dell’elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale di domenica 28 aprile e del successivo turno di ballottaggio per l’elezione del Sindaco di domenica 12 maggio.
In particolare, per quanto riguarda la maggioranza consiliare a sostegno del Sindaco Salvatore Quinci sono stati proclamati eletti:
- 5 consiglieri della lista Osservatorio Politico (Vito Gancitano con 803 voti, Francesca Maria Calcara con 416 voti, Isidonia Giacalone con 373 voti, Antonino Zizzo con 309 voti e Massimo Giardina con 238 voti);
- 4 consiglieri comunali della lista Siamo Mazara (Gioacchino Emmola con 652 voti, Stefania Marascia con 529 voti, Giuseppe Palermo con 436 voti e Matteo Bommarito con 311 voti);
- 3 consiglieri comunali della lista Partecipazione Politica (Arianna D’Alfio con 354 voti, Gianfranco Casale con 269 voti e Cesare Gilante con 266 voti);
- 3 consiglieri comunali della lista Mazara Bene Comune (Michele Reina con 522 voti, Valentina Grillo con 363 voti e Giuseppe Bonanno con 328 voti).
Per quanto riguarda l’opposizione sono stati proclamati eletti:
- Il candidato sindaco non vincente al ballottaggio Giorgio Randazzo;
- 3 consiglieri comunali della lista Movimento 5 Stelle (Antonella Coronetta con 371 voti, Ignazio Maurizio Pipitone con 332 voti e Girolamo Billardello con 270 voti);
- 2 consiglieri comunali della lista Futuristi (Pietro Marino con 751 voti ed Enza Chirco con 681 voti);
- 2 consiglieri comunali della lista Lega Salvini Sicilia (Antonino Gaiazzo con 327 voti ed Ilenia Quinci con 268 voti);
- 1 consigliere comunale della lista Libera Intesa (Giovanni Iacono con 577 voti).
Il Consiglio Comunale dovranno riunirsi per la prima adunanza entro 15 giorni. Il presidente del consiglio comunale uscente Vito Gancitano effettuerà la convocazione della prima seduta consiliare e sarà lui stesso a presiederla in quanto consigliere comunale più anziano per voti, ossia il più votato con 803 preferenze.
Mazara del Vallo, 20 maggio 2019
“Sarò il primo cittadino, perché essere il primo vuol dire essere il primo a lavorare, il primo a faticare, il primo a dare l’esempio, essere il primo per aiutare gli ultimi di questa Città. Ed è una vita che io mi sto allenando per questo”.
Con queste parole il dr. Salvatore Quinci ha assunto da oggi, ufficialmente, la carica di Sindaco della Città di Mazara del Vallo.
Si è conclusa nel primo pomeriggio di oggi nel Palazzo comunale la cerimonia di insediamento, con il passaggio di consegne tra il Commissario Straordinario del Comune Antonio Lo Presti ed il neo Sindaco Salvatore Quinci, che l’Ufficio Elettorale Centrale ha proclamato eletto in quanto candidato più votato nel turno di ballottaggio con 10.734 voti validi.
Il Commissario Straordinario Lo Presti ha accolto il neo Sindaco Quinci, congratulandosi per il successo elettorale ed esprimendo un augurio di buon lavoro allo stesso Sindaco, alla sua squadra ed ai dipendenti comunali, che ha ringraziato per la preziosa collaborazione offerta nel breve ma intenso periodo nel quale ha retto le sorti della Città.
In un clima di festa, alla presenza degli assessori designati, di sostenitori, nonché del Segretario Generale del Comune Antonina Marascia, dei dirigenti e funzionari comunali, si è quindi svolto il momento formale del passaggio di consegne e della fascia tricolore del Sindaco con la firma della notifica della proclamazione ufficiale.
“Ringrazio tutti per il sostegno e l’accoglienza – ha detto il Sindaco Quinci -. Da oggi iniziamo a lavorare. Abbiamo grandi progetti. Sarò il Sindaco di tutti”.
Mazara del Vallo, 14 maggio 2019
Ballottaggi Sicilia – Si sono chiuse alle 23 le urne per le elezioni amministrative in Sicilia. Si è votato in 5 comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti, chiamati al voto lo scorso 28 aprile. Eletti i sindaci di Caltanissetta, Castelvetrano, Monreale, Gela, Mazara del Vallo.
Le elezioni in Sicilia hanno dato indicazioni chiare: i ballottaggi premiano il Movimento 5 Stelle di Di Maio. Sconfitti i candidati della Lega di Salvini. A Gela vince l’asse Partito Democratico-Forza Italia.
“Nel comune più popoloso tra quelli al ballottaggio, Gela, vince contro la Lega il progetto di fronte moderato a cui da tempo stiamo lavorando. Di fatto il dato politico evidenzia la subalternità della Lega ai Cinque Stelle: Salvini vince solo a Caltanissetta, alleandosi coi grillini. Peccato, perché il nostro era decisamente migliore”. Ecco le parole del Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, commissario regionale di Forza Italia in Sicilia commentando i dati dei ballottaggi.
Ecco gli assessori del neo sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino. Siederanno in Giunta la commercialista Luciana Camizzi, l’imprenditrice Grazia Giammusso, l’informatico Peppe La Mensa, il geologo Marcello Frangiamone e l’ostetrica Cettina Annaloro.
Luigi Di Maio è raggiante dopo le vittorie del Movimento 5 Stelle a Caltanissetta e Castelvetrano: “abbiamo vinto, quando ci danno per morti noi ci siamo sempre”. E nel pomeriggio Di Maio sarà a Caltanissetta per festeggiare, assieme al padrone di casa Giancarlo Cancelleri, la vittoria di Gambino.
A Monreale la partita era fra due candidati civici: centra la vittoria Alberto Arcidiacono, che sconfigge il sindaco uscente Piero Capizzi. Ecco la divisione dei seggi: 9 consiglieri comunali assegnati allo schieramento di Arcidiacono, 5 allo schieramento di Capizzi, 5 allo schieramento di Gambino, 2 allo schieramento di Caputo, 1 alla Lega, 1 al Movimento 5 Stelle.
Spoglio ultimato a Mazara del Vallo: Salvatore Quinci è il nuovo sindaco. Sconfitto il candidato della Lega Giorgio Randazzo. Ecco la divisione dei seggi: 14 consiglieri comunali assegnati allo schieramento di Quinci, 4 allo schieramento di Randazzo, 3 al Movimento 5 Stelle, 2 ai Futuristi.
Il nuovo sindaco di Gela è Lucio Greco: sostenuto da Forza Italia. Il forzista ha battuto Giuseppe Spata, candidato della Lega. Ecco la divisione dei seggi: 14 consiglieri comunali allo schieramento di Greco, 6 allo schieramento di Spata, 2 allo schieramento di Melfa, 1 al Movimento 5 Stelle.
Movimento 5 Stelle vittorioso a Castelvetrano: Enzo Alfano è sindaco con 64,67%. Lo sfidante Calogero Martire non va oltre il 35,33 per cento. Ecco la divisione dei seggi: 14 consiglieri comunali al M5S, 4 allo schieramento di Martire, 2 al Partito Democratico, 1 ad Insieme si può, 1 a Fratelli d’Italia, 1 a Legalmente.
Roberto Gambino è il nuovo sindaco di Caltanissetta. Il candidato del Movimento 5 Stelle ha ottenuto il 59% dei voti. Cocente sconfitta per il candidato del Centro/Destra Giarratana. Ecco la divisione dei seggi: 14 consiglieri al M5S, 5 allo schieramento di Giarratana, 2 allo schieramento di Messana, 1 alla Lega, 1 ad Orgoglio Nisseno
Grandi festeggiamenti a Caltanissetta, Castelvetrano, Monreale, Gela, Mazara del Vallo per i neo sindaci. Nei vari comitati elettorali esponenti politici, simpatizzanti, militanti e semplici cittadini fanno festa sino all’alba.
Luigi Di Maio in diretta su Facebook festeggia la vittoria del Movimento 5 Stelle a Caltanissetta e Castelvetrano e annuncia che lunedì sarà in Sicilia.
A Monreale la partita era fra due candidati civici: centra la vittoria Alberto Arcidiacono, che sconfigge il sindaco uscente Piero Capizzi.
Il nuovo sindaco di Gela è Lucio Greco: sostenuto da Forza Italia. Il forzista ha battuto Giuseppe Spata, candidato della Lega.
Movimento 5 Stelle vittorioso a Castelvetrano: Enzo Alfano è sindaco con 64,67%. Lo sfidante Calogero Martire non va oltre il 35,33 per cento.
Roberto Gambino è il nuovo sindaco di Caltanissetta. Il candidato del Movimento 5 Stelle ha ottenuto il 59% dei voti. Cocente sconfitta per il candidato del Centro/Destra Giarratana
Spoglio ultimato a Mazara del Vallo: Salvatore Quinci è il nuovo sindaco. Sconfitto il candidato della Lega Giorgio Randazzo. SALVATORE QUINCI - MAZARA DEL VALLO
ELEZIONI AMMINISTRATIVE - TURNO DI BALLOTTAGGIO 2019 - Comunali - Votanti - Sezioni 50 su 50 |
Rilevazione del | Alle ore | Elettori Maschi | Elettori Femmine | Totale Elettori | Votanti Maschi | Votanti Femmine | Totale Votanti | % Maschi | % Femmine | % Totale |
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12/05/2019 | 23:00 | 21.377 | 22.190 | 43.567 | 10.589 | 10.662 | 21.251 | 49,53 | 48,05 | 48,78 |
12/05/2019 | 19:00 | 21.377 | 22.190 | 43.567 | 16.974 | 38,96 | ||||
12/05/2019 | 12:00 | 21.377 | 22.190 | 43.567 | 5.991 | 13,75 |
ELEZIONI AMMINISTRATIVE - TURNO DI BALLOTTAGGIO 2019 - Comunali - Voti Candidati Sindaco - Sezioni scrutinate: 50 su 50 |
Nominativo | Totale voti | % | ![]() |
|
---|---|---|---|---|
![]() |
QUINCI SALVATORE | 10.803 | 52,41 | ![]() |
![]() |
RANDAZZO GIORGIO | 9.808 | 47,59 | ![]() |
Ultimo aggiornamento: 12/05/2019 ore 23:22:25 |
FOTO |
COGNOME E NOME |
VOTI |
PERCENTUALE |
|
QUINCI SALVATORE |
8.650 |
31,51 |
|
RANDAZZO GIORGIO |
6.657 |
24,25 |
|
LA GRUTTA NICOLO' |
5.084 |
18,52 |
|
MARTINCIGLIO ANTONINA |
3.036 |
11,06 |
|
CORRAO BENEDETTA |
2.882 |
10,50 |
|
SAFINA PASQUALE |
1.142 |
4,16 |
SIMBOLO |
DENOMINAZIONE |
Totale Voti |
% |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
3.595 |
13,45 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
3.071 |
11,49 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
2.248 |
8,41 |
|
SIAMO MAZARA |
2.246 |
8,40 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
2.114 |
7,91 |
|
FUTURISTI |
2.087 |
7,81 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
2.042 |
7,64 |
|
LIBERA INTESA |
1.890 |
7,07 |
|
#MAZARA LIBERA |
1.286 |
4,81 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
1.178 |
4,41 |
|
FORZA ITALIA |
1.122 |
4,20 |
|
VOLARE |
1.105 |
4,13 |
|
AUTONOMISTI |
964 |
3,61 |
|
UDC |
821 |
3,07 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
809 |
3,03 |
|
AVVENIRE |
146 |
0,55 |
Lista |
Candidato |
Voti |
|
SIAMO MAZARA |
EMMOLA Gioacchino |
652 |
|
SIAMO MAZARA |
MARASCIA Stefania |
519 |
|
SIAMO MAZARA |
PALERMO Giuseppe detto Peppe |
436 |
|
SIAMO MAZARA |
BOMMARITO Matteo |
306 |
|
SIAMO MAZARA |
BIANCO Giuseppe detto Pino |
300 |
|
SIAMO MAZARA |
PRESTI Maria Luisa |
211 |
|
SIAMO MAZARA |
CONTI Rosanna |
208 |
|
SIAMO MAZARA |
EVOLA Alessandro |
163 |
|
SIAMO MAZARA |
TRANCHIDA Loretta |
98 |
|
SIAMO MAZARA |
RIZZI Giulia detta Rizzo |
92 |
|
SIAMO MAZARA |
ADAMO Giulia |
71 |
|
SIAMO MAZARA |
SALADINO Giuseppina |
47 |
|
SIAMO MAZARA |
DEL FORTE Annamaria |
36 |
|
SIAMO MAZARA |
EL MRIEH Mohammed |
18 |
|
SIAMO MAZARA |
ADAMO Veronica |
6 |
|
SIAMO MAZARA |
MAZARESE Salvatore |
3 |
|
SIAMO MAZARA |
PECORARO Salvatore |
2 |
|
SIAMO MAZARA |
CALAFATO Eleonora |
||
SIAMO MAZARA |
FODERA’ Giuseppe Ettore |
||
PARTECIPAZIONE POLITICA |
D’ALFIO Arianna |
355 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
CASALE Gianfranco |
269 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
GILANTE Cesare detto CESARE |
265 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
CALTAGIRONE Paola |
228 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
GABRIELE Filippo detto RANDAZZO |
199 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
PARLANTE Gaspare |
178 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
GIOIA Angelo |
165 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
CELESTINO Ornella |
138 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
QUINCI Anna |
116 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
INGARGIOLA Nicola detto Cola |
106 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
MERLINO Antonino detto Nino |
106 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
BIANCO Leandro |
93 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
PIAZZA Maria Cristina |
92 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
PONTE Vitalba |
85 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
GUIDA Valeria |
78 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
INCANDELA Giuseppa Francesca |
78 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
MALTESE Vito |
76 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
ANTERO Salvatore |
61 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
RUBINO Nadia |
52 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
PUGLIESE Catia |
17 |
|
PARTECIPAZIONE POLITICA |
CHIBOUB Kawthar |
2 |
|
VOLARE |
CALAMUSA Graziella |
176 |
|
VOLARE |
DI GREGORIO Giuseppe |
147 |
|
VOLARE |
ASARO Vito detto Pelè |
128 |
|
VOLARE |
SPAGNOLO Pasqua detta Adele |
122 |
|
VOLARE |
BOSA Vincenzo |
118 |
|
VOLARE |
CARONIA Concetta |
115 |
|
VOLARE |
CAMPISI Giovanni Francesco detto Gianfranco |
89 |
|
VOLARE |
PARRINELLO Vito |
85 |
|
VOLARE |
MANCIARACINA Fabio |
65 |
|
VOLARE |
FIUME Antonino |
55 |
|
VOLARE |
FAZIO Giuseppa |
53 |
|
VOLARE |
DITTA Francesco detto Franco |
52 |
|
VOLARE |
SORANA Giacoma Maria detta Jemy |
49 |
|
VOLARE |
BURGIO Martina |
48 |
|
VOLARE |
PALMIZI Maurizio detto Palmizzi |
46 |
|
VOLARE |
LA GRUTTA Massimo |
35 |
|
VOLARE |
MANCIAPANE Roberto |
35 |
|
VOLARE |
SIRAGUSA Giuseppe |
27 |
|
VOLARE |
GIACALONE Claudia |
20 |
|
VOLARE |
DI PANE Francesco detto Ciccio |
18 |
|
VOLARE |
MARASCO Manuela |
9 |
|
VOLARE |
CALAGNA Maria detta Antonella |
6 |
|
VOLARE |
SOSSIO Paolo |
2 |
|
AUTONOMISTI |
SILACO Vincenzo detto Enzo |
191 |
|
AUTONOMISTI |
CACIOPPO Roberto |
162 |
|
AUTONOMISTI |
DI GIOVANNI Francesca |
156 |
|
AUTONOMISTI |
PROVENZANO Rosaria Antonia detta Sara |
144 |
|
AUTONOMISTI |
FODERA’ Vito detto Pino |
137 |
|
AUTONOMISTI |
DI BENEDETTO Calogero |
105 |
|
AUTONOMISTI |
GUAIANA Manuela |
85 |
|
AUTONOMISTI |
GIACALONE SALA Maria Cristina detta Cristina |
83 |
|
AUTONOMISTI |
DITTA Pietro |
63 |
|
AUTONOMISTI |
GANDOLFO Georgia |
52 |
|
AUTONOMISTI |
DI MARIA Maria Francesca |
39 |
|
AUTONOMISTI |
GIACALONE Matteo |
37 |
|
AUTONOMISTI |
GROSSO Giuseppe |
36 |
|
AUTONOMISTI |
FERRO Anna |
28 |
|
AUTONOMISTI |
VENEZIA Giuseppe |
28 |
|
AUTONOMISTI |
BUCARIA Giuseppina |
16 |
|
AUTONOMISTI |
MARRONE Carlo detto Carletto |
10 |
|
AUTONOMISTI |
MARGIOTTA MARGIOTTA Maria |
7 |
|
AUTONOMISTI |
GIACALONE Francesco |
6 |
|
AUTONOMISTI |
CASTELLI Salvatore |
2 |
|
AUTONOMISTI |
MELIGNANO Massimo |
1 |
|
AUTONOMISTI |
MARRONE Gaspare |
||
AUTONOMISTI |
MESSINA Antonino |
||
AUTONOMISTI |
SERRA Francesco |
||
LIBERA INTESA |
IACONO FULLONE Giovanni detto Iaco |
566 |
|
LIBERA INTESA |
CELESTINO Maria detta Mary |
327 |
|
LIBERA INTESA |
HOPPS Maria Concetta detta Marico |
290 |
|
LIBERA INTESA |
QUARTUCCIO Francesca detta Fra |
239 |
|
LIBERA INTESA |
GIACALONE Gasparino detto Rino |
212 |
|
LIBERA INTESA |
ENEA Riccardo |
145 |
|
LIBERA INTESA |
CORTESE Mario detto Mario |
129 |
|
LIBERA INTESA |
CANNAVO’ Pietro detto Piero |
119 |
|
LIBERA INTESA |
SALEMI Gina detta Giovanna |
86 |
|
LIBERA INTESA |
MARINO Vincenza detta Ersilia |
82 |
|
LIBERA INTESA |
ERBINI Francesco detto Ciccio |
80 |
|
LIBERA INTESA |
MISURACA Fabrizio |
66 |
|
LIBERA INTESA |
ASARO Nicolo’ detto Nicola |
63 |
|
LIBERA INTESA |
SCIUTO Mariantonietta |
54 |
|
LIBERA INTESA |
SIGNORELLO Antonino Giuseppe |
50 |
|
LIBERA INTESA |
MODICA Giuseppe Valerio detto Valerio |
41 |
|
LIBERA INTESA |
DADO Luciano |
35 |
|
LIBERA INTESA |
PETRALIA Vincenza detta Enza |
33 |
|
LIBERA INTESA |
D’ANGELO Angela Maria detta Angela |
31 |
|
LIBERA INTESA |
FIORENTINO Claudia |
20 |
|
LIBERA INTESA |
GIACALONE Vito detto Vito |
16 |
|
LIBERA INTESA |
BALLATORE Filippo |
14 |
|
LIBERA INTESA |
BASONE Antonino detto Nino |
11 |
|
LIBERA INTESA |
AMATO Claudio |
2 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
LAUDICINA Oriana |
180 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
POLIZZI Gaspare |
133 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
BIOSA Ignazio |
131 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
ANZELMO Andrea |
73 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
FERRARA Rosa Anna Caterina |
51 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
SUCAMELI Francesco |
50 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
BARBERA Giuseppe |
40 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
RATTO Alberto |
35 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
D’AMORE Maria |
31 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
BEN FADHEL Mortadha |
27 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
MOCERI Giovanni |
26 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
MARINO Carlo Francesco |
17 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
FIGGINI Gianluca |
15 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
PANTALEO Michele |
14 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
ARRESTA Vincenza |
14 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
PERNICIARO Riccardo |
13 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
LA TORRE Antonella |
12 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
ADAMO Salvatore |
12 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
BONANNO Andrea |
10 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
MAURO Vito |
10 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
LORETO Maria Jessica |
8 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
PICCIONE Anna |
8 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
LICARI Lucia |
4 |
|
VOCI DEMOCRATICHE |
GRAMIGNANO Salvatore |
1 |
|
AVVENIRE |
ASARO Leonarda |
12 |
|
AVVENIRE |
MANGIONE Costantino |
12 |
|
AVVENIRE |
GOVERNALE Antonino |
11 |
|
AVVENIRE |
LAUDICINA Giuseppe |
6 |
|
AVVENIRE |
PIZZO Monica |
2 |
|
AVVENIRE |
SICURELLA Giuseppe |
2 |
|
AVVENIRE |
CALAMUSA Antonino |
1 |
|
AVVENIRE |
FOGGIA Riccardo |
1 |
|
AVVENIRE |
QUINCI Ornella |
1 |
|
AVVENIRE |
ACCARDO Antonina |
||
AVVENIRE |
ASARO Ivana Antonina |
||
AVVENIRE |
BURZOTTA Diego |
||
AVVENIRE |
CAMINZULI Brigida Concetta |
||
AVVENIRE |
CASSENTI Antonino |
||
AVVENIRE |
CORONETTA Giacomo |
||
AVVENIRE |
FARINA Giusi |
||
AVVENIRE |
GANCITANO Antonino |
||
AVVENIRE |
GIACALONE Francesco Paolo |
||
AVVENIRE |
GIACALONE Rosa |
||
AVVENIRE |
GIORDANO Giovan Battista |
||
AVVENIRE |
KHLAIEF Naser Eddine |
||
AVVENIRE |
MESSINA Pasquale |
||
AVVENIRE |
MIRTO Matteo |
||
AVVENIRE |
PIZZO Paolo |
||
MOVIMENTO 5 STELLE |
CORONETTA Antonella |
371 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
PIPITONE Ignazio Maurizio |
332 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
BILLARDELLO Girolamo |
270 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
TORRE Nicola Alessandro |
268 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
DE PASQUALE Giulia |
265 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
GANCITANO Vito |
231 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
RIZZO Rossella |
216 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
MAURO Laura detta Laura |
192 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
NICOLO’ La Grutta detto Don Chisciotte |
185 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
CRESCENTE Gianfranco |
175 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
GIACALONE Arianna |
167 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
TUMBIOLO Vito |
167 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
GANCITANO Salvatore detto Salvo |
156 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
MISISTRA Danilo |
155 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
MONACO Maria Cristina |
152 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
TUMBIOLO Leonardo detto Leo |
152 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
SERRENTINO Salvatore detto Sorrentino |
151 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
FIRENZE Giovanna |
147 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
ADAMO GIUSEPPA detta Giusi |
109 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
MAURO Giuseppa detta Giusi |
107 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
GIACALONE Maurizio |
81 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
CERTA Ornella |
79 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
NUCCIO Mariangela |
79 |
|
MOVIMENTO 5 STELLE |
BOUBAKER Amir |
20 |
|
UDC |
ALESTRA Valeria |
298 |
|
UDC |
CALAFATO Vincenzo |
212 |
|
UDC |
SORRENTINO Anna Maria |
115 |
|
UDC |
BURGIO Bernardo detto Dino |
92 |
|
UDC |
ASARO Vito detto L’Evento |
55 |
|
UDC |
DE SIMONE Andrea detto Andrea |
38 |
|
UDC |
RISALVATO Leonardo |
35 |
|
UDC |
DENARO Giuseppe |
26 |
|
UDC |
BASONE Giuseppe |
25 |
|
UDC |
GABRIELE Giuseppa |
25 |
|
UDC |
TORRE Maria |
21 |
|
UDC |
GIACALONE Gaetano |
16 |
|
UDC |
FIORENTINO Giuseppe |
14 |
|
UDC |
CORRAO Benedetta |
13 |
|
UDC |
RUSSO Antonino |
13 |
|
UDC |
TUMBIOLO Matteo |
7 |
|
UDC |
HASANI Arijana |
5 |
|
UDC |
MODICA Antonino |
5 |
|
UDC |
SCRENCI Gisella |
5 |
|
UDC |
GENNA Ignazio Salvatore |
4 |
|
UDC |
GANCITANO Leonardo |
3 |
|
UDC |
DI MARIA Filippo |
1 |
|
UDC |
DE SANTI Caterina |
||
UDC |
MORI SCATURRO Bartolomeo |
||
FUTURISTI |
MARINO Pietro |
751 |
|
FUTURISTI |
CHIRCO Enza |
656 |
|
FUTURISTI |
CARUSO Giacomo Paolo detto Giampaolo |
348 |
|
FUTURISTI |
D’ANNIBALE Joselita Amalia Maria detta Iose |
280 |
|
FUTURISTI |
BASONE Paolo |
187 |
|
FUTURISTI |
GRASSA Cristina |
121 |
|
FUTURISTI |
MENCIASSI Antonino |
109 |
|
FUTURISTI |
DENARO Vito |
108 |
|
FUTURISTI |
BUSCEMI Francesco |
97 |
|
FUTURISTI |
DELL’ARNO Emanuela detta Manuela |
90 |
|
FUTURISTI |
INGENITO Liliana |
90 |
|
FUTURISTI |
PERNICE Tonia |
90 |
|
FUTURISTI |
LO PICCOLO Fabio |
58 |
|
FUTURISTI |
CALANDRINO Nicola Junior |
39 |
|
FUTURISTI |
QUINCI Matteo |
25 |
|
FUTURISTI |
CARRABINO Carolina |
24 |
|
FUTURISTI |
GINNASTICA Vincenzo |
22 |
|
FUTURISTI |
FRAZZETTA Filippo |
19 |
|
FUTURISTI |
CASCIO Vito |
18 |
|
FUTURISTI |
FOGGIA Baldassare |
17 |
|
FUTURISTI |
BERTUGLIA Natale |
16 |
|
FUTURISTI |
TORRE Baldassare |
12 |
|
FUTURISTI |
BONO Vanessa |
10 |
|
FUTURISTI |
STALLONE Pietro |
6 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
REINA Michele |
522 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
GRILLO Valentina |
363 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
BONANNO Giuseppe detto Peppe |
328 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
COLICCHIA Antonio detto Culicchia |
315 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
NORRITO Nicola |
220 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
PINTA Anna |
190 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
ASARO Amalia detta Amalia |
131 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
PRINCIPATO Giacoma detta Francesca |
127 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
GABRIELE Anna Tiziana |
124 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
D’ANDREA Barbara |
116 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
BONACASA Andrea |
81 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
GIACALONE Vincenzo detto Enzo |
78 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
UBALDINI Rossella |
63 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
VITALE Antonietta |
58 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
SCIMEMI Antonino detto Toni |
53 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
LA ROSA Graziella |
38 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
LUPPINO Benedetta |
24 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
PORZIO Costantino |
24 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
GIANQUINTO Debora |
21 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
GIACALONE Nicasio Alessandro |
20 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
RUSSOTTO Giuseppa |
16 |
|
MAZARA BENE COMUNE |
GANCITANO Antonietta |
3 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
GAIAZZO Antonino detto Caiazzo |
319 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
QUINCI Ilenia |
255 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
ASARO Domenico detto Mimmo |
239 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
GILANTE Aleandro detto Ale |
195 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
GUCCIARDI Fabio Giuseppe detto Fabio |
195 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
MANNONE Salvatore |
172 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
ASARO Michele |
161 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
ALAGNA Piera detta Perla |
155 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
IANNAZZO Giovanna Elisa detta Gio |
117 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
BUONASORTE Pietro detto Piero |
95 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
VALENTI Filippo |
88 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
TARANTINO Giovanna |
75 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
INGRANDE Marilinda detta Mari |
73 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
BONO Salvatore |
72 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
RUSTICO Cesare |
54 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
CURCURACI Giorgio |
53 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
GIACALONE Rosanna |
51 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
MAZZAGATTI Maria |
51 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
UBALDINO Caterina detta Ilenia |
51 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
RANDAZZO Antonino detto Toni |
44 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
PETRALIA Vincenza detta Enza |
42 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
CUCCHIARA Alessandra |
38 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
VALFRE’ Carmela detta Valfre |
23 |
|
LEGA SALVINI SICILIA |
GIAMETTA Giovanni detto Gianni |
14 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
GANCITANO Vito |
803 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
CALCARA Francesca Maria |
417 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
GIACALONE Isidonia detta Isidonia |
373 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
ZIZZO Antonino |
309 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
GIARDINA Massimo |
232 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
BURGIO Maria Monica detta Monica |
218 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
BONAFEDE Maria |
211 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
SPAGNOLO Antonino |
207 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
SPINA Anna |
199 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
MUSSO Francesco |
194 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
RUSSO Gaspare |
193 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
ARMATO Vito detto Armata |
154 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
POLIZZI Michele |
126 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
LA ROSA Sabrina |
122 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
TRIOLO Gaetano |
110 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
FAVATA Angelina |
104 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
GIACALONE Vincenzo detto Enzo |
94 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
MANGOGNA Antonina detta Antonella |
94 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
SALERNO Agostina Giulia detta Giulia |
72 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
BONOMO Ignazio |
38 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
CRICCHIO Francesco |
32 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
GIAMMARINARO Federica |
30 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
TOTO Amedeo Antonio |
6 |
|
OSSERVATORIO POLITICO |
MARRONE Irene |
||
#MAZARA LIBERA |
FERRO Pietro |
355 |
|
#MAZARA LIBERA |
OCCHIPINTI Bartolomeo detto Bartolo |
278 |
|
#MAZARA LIBERA |
GIACALONE Giuseppina detta Gilecco Giusi |
193 |
|
#MAZARA LIBERA |
CUCCHIARA Cecilia Letizia detta Letizia |
161 |
|
#MAZARA LIBERA |
LICATINI Vincenzo |
106 |
|
#MAZARA LIBERA |
RANDAZZO Giorgio |
87 |
|
#MAZARA LIBERA |
SCIACCA Alessia |
85 |
|
#MAZARA LIBERA |
MANGIARACINA Caterina |
76 |
|
#MAZARA LIBERA |
MAURO Angela |
52 |
|
#MAZARA LIBERA |
REINA Giovanni Giuseppe |
35 |
|
#MAZARA LIBERA |
RATTO Samuel |
25 |
|
#MAZARA LIBERA |
DENARO Angela Maria |
20 |
|
#MAZARA LIBERA |
RALLO Davide Cosimo |
19 |
|
#MAZARA LIBERA |
GIACALONE Alessandro |
14 |
|
#MAZARA LIBERA |
STRAZZERA Giulia |
14 |
|
#MAZARA LIBERA |
MACCARRONE Francesca |
13 |
|
#MAZARA LIBERA |
SCALIA Francesco |
9 |
|
#MAZARA LIBERA |
BURGIO Domenico detto Mimmo |
8 |
|
#MAZARA LIBERA |
RALLO Gaspare detto Gaspare |
8 |
|
#MAZARA LIBERA |
DAMIANI Giuseppa Maria |
7 |
|
#MAZARA LIBERA |
ORLANDO Matteo |
5 |
|
#MAZARA LIBERA |
NOVELLI Roberto |
2 |
|
#MAZARA LIBERA |
ARENA Giuseppe |
1 |
|
#MAZARA LIBERA |
TITONE Pietro |
||
DIVENTERA' BELLISSIMA |
ARENA Eleonora detta Ele |
303 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
CLEMENSE Gaspare |
236 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
ASARO Vincenzo detto Enzo |
172 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
VASSALLO Chiara detta Kiara |
94 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
SAMARITANO Enrico detto Sammartano |
92 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
DI MARIA Santino detto Alessandro |
83 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
TUMBIOLO Nadia |
70 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
SACCO Paolo |
52 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
GENOVA Daniele |
43 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
NASTASI Vita Maria |
41 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
GANCITANO Vito detto Tatoo |
40 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
GIACALONE Salvatore |
38 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
ZELANTE Denise Maria detta Denise |
34 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
MARGIOTTA Maria |
34 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
LUMIA Rossella |
30 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
DEL FORTE Claudia |
25 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
TERRANOVA Antonino detto Nino |
21 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
INGARGIOLA Mariangela |
17 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
ASARO Giovan Battista detto Battista |
15 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
CASTELLI Sebastiano |
14 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
PAVIA Salvatore |
11 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
LODATO Anna |
7 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
KHELIL Soumaya |
5 |
|
DIVENTERA' BELLISSIMA |
CALANDRINO Lorenzo |
5 |
|
FORZA ITALIA |
GANCITANO Marianna detta Arianna |
245 |
|
FORZA ITALIA |
LUPPINO Domenico |
239 |
|
FORZA ITALIA |
GIACALONE Paolo detto Boccia |
164 |
|
FORZA ITALIA |
CASTELLI Isabella detta Isa |
125 |
|
FORZA ITALIA |
PIPITONE Girolamo |
117 |
|
FORZA ITALIA |
PECORARO Vito |
109 |
|
FORZA ITALIA |
LICATA Francesca |
92 |
|
FORZA ITALIA |
CULICCHIA Massimo |
77 |
|
FORZA ITALIA |
GEBBIA Antonino detto Antonio |
62 |
|
FORZA ITALIA |
MARRONE Roberto |
52 |
|
FORZA ITALIA |
MARINO Rosa Maria |
45 |
|
FORZA ITALIA |
ASARO Francesca |
37 |
|
FORZA ITALIA |
GIUNTA Vito Massimo |
36 |
|
FORZA ITALIA |
GIAMMARINARO Luigi |
35 |
|
FORZA ITALIA |
MARGIOTTA Giovanni |
21 |
|
FORZA ITALIA |
NOVARA Grace |
21 |
|
FORZA ITALIA |
ROSELLA Davide |
17 |
|
FORZA ITALIA |
BALSAMO Simona |
11 |
|
FORZA ITALIA |
LORICO Rosa |
11 |
|
FORZA ITALIA |
ZIZZO Maria |
7 |
|
FORZA ITALIA |
FOGGIA Michele |
5 |
|
FORZA ITALIA |
MARGIOTTA Mario |
||
FORZA ITALIA |
QUINCI Vincenzo |
||
FORZA ITALIA |
FIRENZE Giovanna |
Schede bianche |
Schede nulle |
Contestate |
Voti nulli |
Voti lista dichiarati nulli |
108 |
723 |
È la vecchia vulgata dell'Italia qualunquista e nostalgica, dei treni che arrivavano in orario, del "si stava meglio quando si stava peggio", l'antica suggestione che, se ci fosse stato "lui" ci sarebbe stato più ordine e meno casino. Il culto dell'uomo forte come risposta all'insofferenza collettiva verso le regole della civile convivenza. Diciamolo subito, perché in questi casi, ci vuole una certa schiettezza. O Tajani è un ignorante (e non sa), oppure sa e con le parole accarezza le viscere reazionarie di un paese in cui la fragilità dello Stato e delle istituzioni poggiano anche un impoverimento del tessuto valoriale comune, che si alimenta di verità e consapevolezza.
In fondo, perché stupirsi, lo ha fatto anche Berlusconi per un Ventennio, il vero padre del populismo odierno e della grande rottamazione valoriale dell'edificio repubblicano, delle sue prassi politiche e della sua impalcatura di valori. Che cosa erano la nipote di Mubarak e la battuta su "Mussolini che mandava la gente in vacanza al confino", le leggi ad personam e la violenza della gaffe sui Fratelli Cervi, se non una chiamata alla rivolta contro le regole, e un grande inno a rendere lecito ciò di cui ci si dovrebbe vergognare? È stato sdoganato tutto, i fascisti quando erano ancora tali fino all'arbitrio verso i principi culturali, morali, nutrendo il paese di ignoranza, antipolitica. Diseducandolo secondo il principio che per trovare un lavoro si fa prima con il bunga bunga che piegandosi la schiena sui libri, in primis su quelli di storia, materia inutile per i fatturati facili.
Altro che moderati. Si arriva così alle parole di Tajani, ignoranti e sconcertanti allo stesso tempo. Perché Mussolini - il solo ricordare queste ovvietà è un segno dei tempi - non solo non era un "campione della democrazia", ma teorizzò e praticò l'abbattimento della democrazia parlamentare, considerata sin dalle origini, un regime decadente, parassitario e imbelle, l'ordine dei mediocri e di un gregge da addestrare. Sin dalla fase movimentista e sansepolcrina, il fascismo non nasce per "correggerla", ma per abbatterla. O forse è un dettaglio, presidente Tajani, la presa del potere con violenza squadristica, la chiusura del Parlamento in un clima di terrore nel paese, l'arresto di Antonio Gramsci da deputato in carica, le bastonate a morte a Giovanni Amendola, i fratelli Rosselli, e così via? O forse, presidente, ha dimenticato l'imposizione del partito unico, la chiusura dei sindacati, la negazione del pluralismo sociale con le corporazioni, la trasformazione delle libere elezioni in plebisciti, il tutto ben prima del 1938 ma già nel 1924?
Questo dato storico e politico è esplicitamente rivendicato, con fierezza, dal Duce stesso nella voce Totalitarismo della Treccani che scrive di suo pugno. E di cui si consiglia vivamente la lettura. Dettaglio che il revisionismo d'accatto tende spesso a rimuovere, perché il primo a non voler essere definito "democratico" era proprio Mussolini che si considerava, con un certo orgoglio, "campione" della "rivoluzione fascista", che avrebbe sancito in maniera irreversibile il superamento dei sistema politico borghese e dei suoi valori. Anche la storiografia revisionista non ha mai messo in discussione questo elemento, concentrandosi su altro. Gli storici hanno infatti discusso in che misura il fascismo italiano sia stato "totalitario", in relazione al ruolo che, durante il regime, hanno avuto l'esercito, la monarchia, la Chiesa, se cioè, la presenza di questi attori ne abbia in qualche modo mitigato il carattere. Ma di questo hanno parlato gli storici, non di una messa in discussione della fondamenta anti-democratiche del regime. Non a caso, Renzo De Felice, il padre della storiografia revisionista, intitola il suo volume "Mussolini il Duce. Lo Stato totalitario 1936-1940". Perché il problema, con buona pace di Tajani, non nasce nel '38, al netto di quell'incidente di percorso del delitto Matteotti, ma riguarda la natura stessa del fascismo.
Ed è su questo la grande, insopportabile, indecente ambiguità. Parliamoci chiaro: le parole del presidente del Parlamento europeo, rappresentante di una istituzione che incarna i valori proprio di quella democrazia che nasce dall'antifascismo, rivelano un humus culturale di fondo che con poche eccezioni ha sempre caratterizzato la destra italiana. Destra che, con una certa indulgenza verso se stessa in questi vent'anni si è definita come moderata, senza incarnare quell'intransigenza sui valori propria dei moderati europei. È il cuore del problema italiano, che spiega l'egemonia sovranista di oggi. I gollisti francesi sono eredi di quel grande partito di De Gaulle che animò l'antifascismo e la resistenza europea. E questo spiega quella disciplina repubblicana francese che ha sempre spinto quel partito a non allearsi mai con l'estrema destra lepenista. Lo stesso i conservatori inglesi e i grandi partiti moderati e liberali europei. Berlusconi non è mai stato moderato e ha sempre giocato col sentimento qualunquista dell'Italia reazionaria e fascistoide, anti-politica e insofferente alle regole. È stato, semplicemente, moderato o estremista a seconda della convenienza del momento: convenienze politiche, economiche, aziendali, processuali. Non di principi non negoziabili. Non proprio un "campione della democrazia".
https://www.huffingtonpost.it/alessandro-de-angelis/tajani-indecente-su-mussolini-se-questo-e-un-moderato_a_23691718/
Niente scuola o università per i ragazzi di tutto il mondo venerdì 15 marzo. Sciopereranno e scenderanno in piazza, senza bandiere, per far sentire la propria voce, soprattutto ai capi di stato e di governo, a cui chiedono impegni concreti contro i cambiamenti climatici. In ballo c'è il loro futuro. Il 'Global Strike For Future', che ha ricevuto l'adesione di una novantina di Paesi e più di 1.325 città, arriva dopo un paio di mesi di manifestazioni, organizzate ogni venerdì in diverse città di ogni continente, nei 'Fridays for Future' lanciati dalla sedicenne svedese Greta Thunberg, ormai simbolo mondiale di questa protesta e di questa istanza, di quello che è diventato un movimento studentesco mondiale. Ma a cui aderiscono anche gli adulti, e fra questi oltre tremila scienziati. Tutto è cominciato dall'attivista dalle lunghe trecce bionde con la sindrome di Asperger, come si definisce nel profilo Twitter, dove ha 235mila follower, mentre la sua pagina Facebook la seguono in oltre 270mila.
Colpita dalle potenti ondate di calore e dagli incendi che avevano distrutto boschi del suo paese l'estate scorsa, Greta, in modo solitario, dal 20 agosto ha deciso di non andare a scuola fino alle elezioni del 9 settembre, per chiedere al governo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra, ritenute fra le cause maggiori dei cambiamenti climatici, come asserito dagli scienziati a livello mondiale e come scritto nell'accordo di Parigi sul clima del 2015. Con il suo cartello "Sciopero della scuola per il clima", Greta è andata a protestare silenziosamente tutti i giorni davanti al Parlamento di Stoccolma. Dopo le elezioni, la sua manifestazione è proseguita tutti i venerdì. E poi non è stata più solitaria. La notizia ha fatto il giro del mondo e Greta ha fatto seguaci, diventando di fatto portavoce di questo movimento giovanile. Ha pronunciato parole forti contro molti grandi della Terra.
#FridaysForFuture - GLI EVENTI
A dicembre, alla Conferenza dell'Onu sul clima a Katowice, in Polonia, ha rimproverato i leader mondiali di "comportarsi come bambini irresponsabili, non abbastanza maturi da dire le cose come stanno", e da lì ha invitato tutti i ragazzi a mobilitarsi personalmente per questa causa. A gennaio ha parlato davanti al gotha dell'economia a Davos, attaccando chi "ha sacrificato valori inestimabili per continuare a fare somme di denaro inimmaginabili". Ha parlato a Bruxelles davanti al Comitato economico e sociale europeo, per dire che "non c'è abbastanza tempo per permetterci di crescere e prendere in mano la situazione". A citarla, fra gli altri, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il neo segretario del Pd Nicola Zingaretti, come spinta per le istituzioni.
Viaggiando sempre in treno, perché gli aerei inquinano troppo, Greta ha girato da Parigi a Berlino ad Amburgo ed altre città europee, per sfilare in strada con altri studenti nello sciopero della scuola. Ha stilato una sorta di manifesto con le regole per manifestare: no a violenza, incidenti, rifiuti, profitti, odio, ridurre al minimo la propria impronta di carbonio e fare sempre riferimento alla scienza. E poi il suggerimento a seguire l'accordo di Parigi e i Rapporti degli scienziati dell'Ipcc (il panel intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici), contenere l'aumento del riscaldamento globale entro 1,5 gradi centigradi, focalizzarsi sull'equità e la giustizia climatica.
Altre Giornate e conferenze mondiali, summit di potenti della Terra per focalizzare l'attenzione sul cambiamento climatico e sulla necessità di intervenire in fretta, non sembrano avere il seguito di Greta. Sulla pagina Fb, la giovane attivista aggiorna la mappa Google che indica le città del mondo che si stanno preparando per la grande manifestazione.
[FONTE ANSA]
Greta Thunberg, l'attivista 16enne svedese promotrice delle marce dei giovaniper il clima in tutta Europa, è stata proposta per il premio Nobel per la pace da tre parlamentari norvegesi in segno di riconoscimento per il suo impegno contro la crisi climatica e il riscaldamento globale, riporta il settimanale Time. "Abbiamo nominato Greta perche' la minaccia del clima potrebbe essere una delle cause più importanti di guerre e conflitti", ha detto il parlamentare Freddy Andre Oevstegaard.
"Siamo nel pieno di una crisi. Ed è la più urgente e grave che il genere umano abbia mai dovuto affrontare. Stiamo segando il ramo su cui siamo seduti e la maggior parte della popolazione mondiale non ha idea delle possibili conseguenze della nostra incapacità di agire", ha detto Greta Thunberg, in un'intervista in apertura di Repubblica, alla vigilia del Global strike for climate.
12/03/2019 - 06:59
tRA LE VITTIME OTTO CITTADINI ITALIANI TRA I QUALI L'ASSESSORE AI BENI CULTURALI DELLA REGIONE SICILIA L'ARCHEOLOGO SEBASTIANO TUSA.
La sedicenne svedese Greta Thunberg, promotrice delle marce dei giovani per il clima in tutta Europa, è stata nominata donna dell'anno nel suo Paese, in base a un sondaggio dell'istituto Inzio per il giornale Aftonbladet.
Greta è stata la più citata davanti alla leader dei cristiano-democratici Ebba Busch e alla principessa Victoria. "Wow! E' incredibile", ha commentato la giovane citata dal quotidiano svedese.
Dall'agosto 2018 Greta Thunberg organizza ogni venerdì uno sciopero scolastico per il clima, seguito in diversi Paesi europei. Venerdì 15 marzo è prevista una mobilitazione mondiale in 75 Paesi. Anche un altro giornale svedese, Expressen, ha nominato Greta donna dell'anno ma per decisione di una giuria.
[FONTE ANSA]
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